Accade a Santa Lucia
Venerdì mattina, sull’arenile della spiaggia delle barche, a Santa Lucia, una squadra di operai, muniti di pale e badili hanno proceduto a scavare un profondo fossato all’interno del quale hanno costruito una pedana in legno di circa 50mq, posizionata su una piattaforma in mattoni, presumibilmente di pertinenza del bar pizzeria antistante.
Prima di collocare la struttura si è provveduto decespugliare l’intera area, tagliando le numerose piante grasse spontanee e diversi esemplari di pancratium maritimum (giglio marino), che hanno la funzione di arginare l’erosione della spiaggia.
Non si sa di quali eventuali autorizzazioni dispongano i realizzatori del piccolo scempio e, proprio per verificare la legittimità dell’opera e l’esistenza di eventuali comportamenti penalmente rilevanti, il Comitato Salviamo Santa Lucia ha prontamente inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e ai Carabinieri del N.O.E.
Questo è solo l’ultimo atto di aggressione che il piccolo borgo costiero è costretto a subire: dall’inizio della stagione turistica il paese versa nel più totale caos fra tavolini che bloccano letteralmente delle strade impedendo il passaggio dei veicoli, a sedie e ombrelloni che in certe ore del giorno vengono disposti addirittura sul sagrato della chiesa. Se parte della pineta è impraticabile perchè occupata dal recinto di un vecchio parco giochi in disuso, un’altra porzione viene ugualmente tolta alla fruizione dei cittadini perchè soffocata da gazebo in stile orientale.
Un abominevole galeone in legno ospita i tavolini di un ristorante, mentre numerose imbarcazioni da diporto occupano lo specchio d’acqua della spiaggia che un tempo ospitava le piccole imbarcazioni a remi dei pescatori locali, inquinando l’acqua dove vanno a fare il bagno decine di persone, soprattutto bambini.
Il tutto accade senza che nessuna autorità competente alla vigilanza intervenga a garantire il rispetto di quelle norme che vengono sistematicamente ignorate.
Il Comitato Salviamo Santa Lucia vuole riportare l’attenzione sulle caratteristiche originarie della frazione che si è sempre distinta per la capacità di offrire sia ai siniscolesi che ai turisti una dimensione di vita a misura d’uomo, per la tranquillità dei suoi luoghi e l’armonia ambientale. Vuole sollecitare l’intervento immediato degli amministratori al fine di ripristinare il legale rispetto delle regole e sostenere un utilizzo del territorio corretto tale da permettere a tutti di fruire in maniera equa del luogo.
COMITATO SALVIAMO SANTA LUCIA
G.le Sig. Cucca,
nessuno pone in dubbio che Lei sia in possesso delle autorizzazioni di cui riferisce in tale messaggio.
Ciò di cui da subito si è dubitato è la legittimità del permesso in Suo possesso. Infatti, la realizzazione della pedana tanto discussa, comportando una trasformazione dei luoghi, rendeva necessaria sia un’autorizzazione urbanistica, che il nulla osta paesaggistico.
Sebbene ritenga che verificare la validità della licenza ottenuta non sia compito del singolo cittadino, tuttavia giudico un preciso onere del funzionario pubblico l’osservanza puntuale delle norme di legge nel rilascio dei provvedimenti di competenza del suo ufficio.
Come ammesso dallo stesso Sindaco di Siniscola nell’articolo pubblicato su La Nuova Sardegna del 17 luglio 2012: “Per quanto riguarda la realizzabilità della pedana già concessa con la precedente autorizzazione, le autorità cittadine, hanno invece ravvisato l’errore da loro commesso. L’autorizzazione alla posa del manufatto in legno, risultava infatti carente del parere favorevole dell’ufficio paesistico”.
E proprio per verificare l’avvenuto rilascio delle necessarie autorizzazioni urbanistiche e paesaggistiche, il Comitato Salviamo Santa Lucia, il 13 luglio ha inoltrato una segnalazione alla Procura della Repubblica, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e ai Carabinieri del N.O.E, chiedendo anche che gli organi interessati provvedano a valutare eventuali comportamenti attivi od omissivi, penalmente rilevanti, di amministratori e/o funzionari pubblici.
Tengo a sottolineare, infine, che il comunicato riportato in questa pagina contiene la posizione ufficiale del Comitato e rappresenta l’unico mezzo attraverso il quale la nostra versione è stata manifestata alla stampa. Ogni notizia, o diceria, non contenuta in tale scritto niente ha a che vedere con il Comitato o con i suoi membri.
La ringrazio per essere intervenuto sul nostro sito, che ricordo essere uno strumento a disposizione di chiunque voglia discutere di Santa Lucia, del suo presente e del suo futuro.