Buongiorno Regione del 27 Ottobre 2009
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La puntata di Buongiorno Regione, rubrica del Tg3 regionale Rai del 27 ottobre 2009, con l’intervista al Comitato Salviamo Santa Lucia, chiamato ad esporre le sue motivazioni sulla protesta contro la realizzazione delle strutture alberghiere dentro la pineta del borgo costiero, prevista dal PUC (Piano Urbanistico Comunale) approvato dal Comune di Siniscola. Oltre al Comitato Salviamo Santa Lucia, viene intervistata l’amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco.
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La stima del danno erariale consiste nella monetizzazione economica della responsabilità amministrativa contabile degli ammistratori di Ente pubblico che abbia sofferto un danno e emergente o un lucro cessante. Nel caso in cui nei procedimenti sottoposti a valutazione sia rilevabile l’illegittimità delle azioni che la determinano, questa generalmente costituisce un’aggravante e non sempre la causa principale del danno.
Esistono cause e condanne passate in giudicato presso il tribunale amministrativo della Corte dei Conti, che non contemplano questa aggravante poiché per dar corso al procedimento al minimo é sufficiente la dimostrazione economica del danno. Un esempio famoso nella sessione Lombardia, fù la condanna di alcuni membri dell’Ente pubblico al pagamento di multe da circa 50.000 euro ciascuno per aver abbandonato temporanemente la procedura di concessione di alcuni parcheggi perfettamente a norma dal punto di vista archittettonico ed ingegneristico. In quella sede poco importava l’attinenza al bel progetto di quel bene pubblico, se fosse a norma o meno con la normativa ambientale e del paesaggio, ciò che alla Corte dei Conti premeva era monetizzare il danno per la mancata concessione nei tempi previsti.
Anche l’illogicità economica delle scelte adottate dagli amministratori pubblici sono generiche concause classiche delle pronunce dei tribunali amministrativi. Studiando la materia e pensando al caso pratico di Santa Lucia 2 mi viene un dubbio: forse corriamo dei rischi? La valutazione del mancato lucro per l’Ente municipale, nel caso di Santa Lucia 2 potrebbe essere una conseguenza diretta della perdita di qualche stagione turistica nelle fasi di transizione fra le due attività economiche. La cosa é abbastanza normale; i cantieri pubblici chiudaono i lavori sempre oltre i tempi previsti: se si tratta di case scoccia, se invece sono imprese turistiche costa denaro.
In questi casi si genera una forma di danno, il canone annuo di concessione farebbe da numerario del danno.
Nel mio giudizio personale non vi sono forme di dolo o di colpa e non trovo difficoltà a riconoscere la buonafede delle motivazioni che sottendono le scelte del nostro Consiglio Comunale si vorrebbe rendere un servizio al paese.
Nonostante ciò non comprendo l’originalità della logica economica che vuole far dipendere da una determinazione urbanistica l’interruzione dell’esercizio di una sana attività economica di tipo turistico per sostituirla sul medesimo lotto con un’altra nuova, differente e priva di avviamento economico. Personalmente ed umilmente parlando non mi pare che in piena crisi economica la si possa definire una scelta amministrativa prudente.