L’approvazione creativa del PUC di Siniscola
——————————————————————————————————————————–
Venerdì 26 marzo il Consiglio Comunale di Siniscola è stato convocato in forma straordinaria e urgente e in seduta unica per discutere e deliberare il seguente ordine del giorno:
1. ESAME OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO COMUNALE. ADOZIONE DEFINITIVA
2. APPROVAZIONE RAPPORTO AMBIENTALE VAS
3. APPROVAZIONE SINTESI NON TECNICA DEL RAPPORTO AMBIENTALE VAS
Nell’aula delle adunanze, affollata da numerosi cittadini, non si è presentato nessuno. La maggioranza, dilaniata dal dissenso interno e non in grado di garantire i numeri per l’approvazione, ha disertato in blocco l’assise senza che nemmeno il Presidente del Consiglio ritenesse necessario comunicare ai presenti che la riunione consiliare non avrebbe avuto luogo.
Lo stesso ordine del giorno, sempre in forma straordinaria e urgente, è stato riproposto per lunedì 29 marzo.
Con la scorrettezza democratica che da tempo contraddistingue l’azione degli amministratori di Siniscola, in dispregio di leggi e giurisprudenza, la seduta del 29 marzo è stata qualificata, del tutto illegittimamente, quale seconda convocazione rispetto a quella che si sarebbe dovuta tenere venerdì 26, senza che alcun accenno a tale data venisse fatto nella prima convocazione.
Questa volta, la maggioranza presente a ranghi compatti nei banchi del Consiglio, schierata e ricomposta intorno agli interessi in gioco, si è limitata a introdurre con toni piuttosto dimessi il Piano proposto per l’approvazione.
L’ing. Gianni Mura, estensore del Piano Urbanistico, la cui presenza avrebbe dovuto limitarsi a fornire supporto tecnico alla seduta, si è dilungato in una appassionata perorazione politica del PUC, ha risposto alle valutazioni di merito delle opposizioni, ha apostrofato anche in modo offensivo gli interventi e gli intervenuti contrari alle scelte urbanistiche operate con lo strumento da lui pianificato.
E’ stato sempre l’ing. Gianni Mura a proporre al Consiglio Comunale di Siniscola una procedura di approvazione non conforme con la disciplina vigente; una procedura che relegando la VAS, Valutazione Ambientale Strategica, in un ruolo marginale, non tiene conto di quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006, del D.Lgs. 4/2008 e dalla delibera della Giunta Regionale Sarda 24/23 del 2008.
In una lunghissima seduta, conclusasi solo alle tre del mattino, una maggioranza visibilmente incompetente, ha proceduto all’esame delle 235 osservazioni presentate dai cittadini. I consiglieri, palesemente all’oscuro di quanto si proponeva alla loro approvazione, si sono esibiti in una meccanica partecipazione, sollevando il braccio nell’espressione del voto conformemente a quanto indicato dal Presidente del Consiglio Comunale. Non un intervento, non un’osservazione, pedissequa omologazione priva di pensiero critico.
Le osservazioni presentate da ventuno cittadini a nome del Comitato Salviamo Santa Lucia hanno ricevuto parziale accoglienza visto che la struttura alberghiera prevista nel comparto G18, ubicata in continuità con il Villaggio Pescatori, è stata cancellata dal Piano. Non di scelta politica si è trattato, ma di decisione necessitata, dal momento che i 16.000 mc. previsti per l’intervento, dopo le regalie e prebende distribuite a piene mane lunedì, avrebbero costituito un esubero volumetrico.
La riunione si è conclusa con l’adozione definitiva del PUC, seguita dalla approvazione del Rapporto Ambientale (del quale non è stato fornito neanche parziale sunto, apparendo chiara la totale ignoranza in merito al documento da parte di tutti i Consiglieri) e della sintesi non tecnica del rapporto ambientale.
Il Comitato Salviamo Santa Lucia, nel ribadire la totale contrarietà alla localizzazione di qualsivoglia intervento urbanistico nelle zone occupate dalla pineta circostante il borgo di Santa Lucia, ritenendo il Piano Urbanistico Comunale come un puro contenitore di interessi particolari, non coerente con il quadro normativo vigente e adottato illegittimamente, si impegna ad opporsi alle scelte di pianificazione con questo operate attraverso ogni mezzo e modo previsto e disciplinato dalla legge.
Concordo quanto scritto da Antonello: bisogna contarsi, organizzarsi e continuare a dar battaglia…
Bisogna evitare di fare da contrappunto all’obbligo di assistere – nell’impotenza – ad un qualcosa di illimitato, di cui giocoforza si è tutti sia protagonisti che vittime.
Bisogna fare in modo, che l’indignazione non duri meno di un calcio di rigore non concesso e fare in modo di tenere alta l’attenzione….. poichè all’interno del PUC esiste una trama articolata di scelte che ingigantiscono maggiormente la iattura degli alberghi e del cemento e che rischiano di attraversare il paese in quel rutilante scorrere di nulla in cui ogni cittadino trova le sue ragioni e subito le dimentica.
Hanno approvato il loro PUC!…
Un motivo in più per non confondere il fischio d’inizio della partita con quello dell’ultimo minuto e tornare a casa…..
saluti