{ mercoledì, 18 Novembre 2009 }

Nuovi articoli sul “caso Santa Lucia”

Santa Lucia Baronie-7

Pubblichiamo due articoli usciti oggi (Mercoledì 18 novembre 2009) sulla Nuova Sardegna e sull’Unione Sarda, riguardanti l’incontro tenuto da legambiente a Siniscola per illustrare la sua posizione sul PUC adottato.
Non bisogna essere degli osservatori particolarmente attenti per accorgersi che l’associazione ambientalista italiana Legambiente, manca  in questa  vicenda dell’imparzialità necessaria per esprimersi..

Ci sarebbe da chiedersi come mai queste osservazioni, o forse sarebbe più corretto definirle “accettazioni”, vengono presentate fuori tempo massimo con l’intento palese di fornire un avvallo ambientale a scelte che si indirizzano verso la distruzione dell’ambiente.

Ci sarebbe da chiedersi come mai, tra gli interventi previsti dal PUC per Santa Lucia, quello all’interno del campeggio la Mandragola e quello adiacente  allo stesso campeggio sul lato della spiaggia lontana, sarebbero coerenti
con il PPR mentre quello di fianco al villaggio pescatori non lo sarebbe in quanto troppo “impattante”.

Ci sarebbe da chiedersi come mai il presidente Soru dice apertamente e pubblicamente a Orosei, durante il convegno organizzato da Sardegna Democratica, che questa coerenza è inesistente.

Ci sarebbe da chiedersi come mai la procedura di VAS non è stata svolta dall’amministrazione comunale di Siniscola e l’associazione non ne fa cenno alcuno.

Ci sarebbe da chiedersi come mai si insiste sul termine “alberghi” (che  realizzati dentro una pineta costituiscono già di per sé un fatto deprimente dal punto di vista naturalistico) e si evita di fare cenno alle strade  sovradimensionate, ai parcheggi, alle aree di servizio connesse agli hotel ed interne alla pineta stessa, con ulteriori alberi da tagliare in numero incalcolabile.

Ci sarebbe da chiedersi del perché si continua a considerare, in modo unidirezionale, ogni critica verso la pianificazione urbanistica di Santa Lucia, come fenomeno contro lo sviluppo del territorio, contro gli alberghi e il turismo, rifiutando qualsiasi confronto su modelli di sviluppo ecocompatibili e a basso impatto, o anche sulla semplice ipotesi di delocalizzazione delle cubature dalla pineta verso aree meno sensibili dal punto di vista ambientale.

Non siamo, ahinoi, in grado di avere la stessa pregnanza politica e comunicazionale del giornale La Repubblica che pone le famose domande al Presidente del Consiglio, ma è certo che sarebbe interessante avere una
risposta a tutti i quesiti che poniamo.

La Nuova Sardegna del 18.11.2009

L’Unione Sarda del 18.11.2009

Come ultima pubblicazione, un interessante editoriale apparso sull’Unione Sarda di ieri (Martedì 17 Novembre 2009), a firma di Giuseppe Marci, sui problemi ambientali che attanagliano la Sardegna, citando anche il “caso Santa Lucia”.

L’Unione Sarda online del 17.11.2009

11 Commenti
  1. rosario mulas ha detto:

    non riesco ha capire a chi e’venuta in mente l’idea di costruire alberghi in mezzo a una pineta,tagliando chissa quanti alberi. non bisogna permettere che facciano questo scempio,perche’l’ambiente,e la natura,e un bene di tutti,e tutti ne devono godere.

  2. andrea cabras ha detto:

    PUC SINISCOLA: PROPOSTA TAVOLO DI LAVORO ED INCONTRO PUBBLICO: ADESIONI?

  3. Stefano Deliperi ha detto:

    Per completezza di informazione e per evitare qualsiasi equivoco, desidero sottolineare che la risposta pervenuta formalmente dalla Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia dell’Assessorato regionale dell’urbanistica (nota prot. n. 33588 del 10 novembre 2009) alla richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra riguardo il P.U.C. di Siniscola afferma testualmente che “non è pervenuta alcuna richiesta di valutazione preliminare ex LR 7/2002 riguardante lo Strumento urbanistico di Siniscola in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale”. Quindi il P.U.C. non è stato nemmeno presentato alla c.d. verifica di coerenza con gli atti di pianificazione sovraordinati, in primo luogo il P.P.R. Quindi anche per tale motivo non è pienamente operativo. Quindi ancora “stop”. Ci sono, pertanto, tempi e modi per modificare l’importante strumento di pianificazione urbanistica nel senso di un’autentica ed efficace salvaguardia del territorio e dell’ambiente, compreso il borgo di S. Lucia e la sua pineta. Si può fare, basta volerlo.

  4. caterina floris ha detto:

    Secondo il WTO (organizzazione Mondiale del Turismo) “lo sviluppo del turismo sostenibile soddisfa i bosogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”.Si tratta di una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione integrata delle risorse in modo che tute le necessità economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita. In base alla definizione generale di sviluppo sostenibile, anche lo sviluppo sostenibile deve sostenersi su tre pilastri: Sostenibilità sociale, sostenibilità ambientale, sostenibilità economica.
    Fortemente dipendente dalla qualità del luogo ove si sviluppa, poichè fondato sulla vendita di esperienze positive, il settore del turismo garantisce un buon vissuto basandosi essenzialmente sulla bellezza dei paesaggi e sui beni culturali,sugli ecosistemi funzionali, sui servizi delle attività commerciali. Questi elementi e le persone ad essi collegate : lavoratori, turisti, residenti locali, costituiscono le potenziali risorse dell’industria del turismo. Il turismo può essere: Turismo ricreativo ossia la motivazione di vacanza si basa essenzialmente sul riposo e sul relax, fare delle brevi passeggiate, breve visite a siti naturali e culturali.
    Turismo attivo: La vacanza prevede la pratica, anche occasionale di attività sportive. La prativa diventa supporto per rendere la vacanza apprezzabile ed appetibile anche da chi non ha come priorità quella di fare sport ma ama comunque assistere a manifestazioni sportive in genere o visitare percosrsi culturali e storici, ambientali e naturali servendosi di itinerari ciclistici, trekking o ippoturismo;
    Turismo rurale: soggiorni in agriturismo, partecipazione ad attività rurali, percorrere itinerari enogastronomici, soggiorni in piccoli borghi rurali, partecipazione a corsi di cucina.
    Turismo educativo: Tra le attività della vacanza non c’è solo l’osservazione ma anche l’apprendimento. Le attività tipèiche prevedono la parteecipazione a corsi sul campo su conservazione, identificazione di specie, riabilitazione, corsi di cucina locale, realizzazione di prodotti artigianali, restauro, corsi di musica, lingue, fotografia, apprendimento di nozioni sulla storia, l’arte e il patrimonio locale.
    Abbiamo due siti si interesse comunitario: Berchida-Bidderosa e Montabo – Tipolora: mare, montagna, foreste ricchi di storia; abbiamo la pesca, la pastorizia, lo sport, le tradizioni, la cucina, .
    abbiamo Santa Lucia con la sua pineta ed il suo antico sapore e profumo di ricci, di scogli. Abbiamo tesori immensi di enorme valore ambientale, paesaggistico. Abbiamo le alternative per uno sviluppo economico turistico non distruggiamo i nostri luoghi.

  5. andrea cabras ha detto:

    INFORMARE; INFORMARE; INFORMARE!
    Bisogna informare la popolazione priva di alfabetizzazione informatica, organizzando almeno un incontro pubblico a breve ed un’altro più avanti, possibilimente durante le vacanze di Natale per i giovani universitari fuori sede. Bisognerebbe darsi da fare, Coinvolgendo quanti più soggetti possibile nella discussione del caso Santa Lucia ovvero: gli esercenti di Santa Lucia, la coop 1° Maggio, il Comitato Santa Lucia, il Consiglio Comunale e il Sindaco Pau, la popolazione di Santa Lucia, il Gruppo di Intervento Giuridico, il signor Tiana e Legambiente, gli uffici di pianificazione provinciali e regionali, i commentatori del sito salviamosantalucia.org

    Diamoci da fare il tempo stringe! Che ne dite? Convegno SI o convegno NO?

  6. gianfranco meloni www.irs.sr ha detto:

    L’intervento del sig. Stefano Deliperi ci fa sentire “meno soli” quando dice che il modo di porsi del Sig. Tiana sembrerebbe quasi quella della giunta comunale. Di questo avevamo avuto sentore gia da tempo, notando lo strano silenzio che aveva fatto seguito alla richiesta di intervento da parte del comitato Salviamo Santa Lucia.
    -Le proposte fatte durante l’incontro organizzato da Legambiente, fuori tempo massimo, sono sembrate a tutti un tentativo di mediazione del tipo: vi togliamo questo ma quello lo dobbiamo fare per forza.
    -Per questi motivi crediamo di riconoscerci di piu’ nelle posizioni espresse dal movimento rappresentato in Sardegna dal sig.Deliperi e del quale condividiamo le battaglie.

  7. Stefano Deliperi ha detto:

    Leggo quanto scritto da Vincenzo Tiana sul P.U.C. di Siniscola. Una sola osservazione. Afferma che sia “falso e fuorviante” dire “stop al P.U.C. di Siniscola” perchè la valutazione ambientale strategica – V.A.S. non è nemmeno stata avviata. Dice, quasi fosse un portavoce dell’Amministrazione comunale di Siniscola, che sarà avviata in seguito. Il quadro normativo prevede diversamente. Domando semplicemente: il P.U.C. di Siniscola (come tutti gli altri P.U.C.) è pienamente vigente senza il vincolante procedimento di V.A.S.? Secondo legge no. Quindi è “bloccato”. Quindi “stop”. E’ una semplificazione, ovvio. Se vuole, gli faccio una lezione sulla V.A.S. Ma non è il luogo nè il momento. Consiglio a Vincenzo ed a Legambiente a eliminare i tanti “equivoci” sulla loro posizione in proposito ed a evitare di sindacare in modo farraginoso posizioni tanto chiare quanto supportate da elementi giuridici precisi espresse da altre associazioni ecologiste come il Gruppo d’Intervento Giuridico.

  8. Caterina Carzedda ha detto:

    Caro Ing. Tiana,
    leggo con attenzione le sue risposte alle domande poste pubblicamente a Legambiente da questo sito e, con tutta franchezza, le trovo alquanto carenti nel merito.
    L’intento con il quale i quesiti sono stati posti, era tutt’altro che provocatorio: in realtà mirava a ottenere quell’analisi compiuta che palesemente mancava nell’incontro pubblico organizzato al Tecnico Oggiano.
    Io comprendo, Ing. Tiana, che fosse compito di Legambiente esaminare tutto il Piano prima di formulare le proprie conclusioni, non posso sorvolare però sul fatto che i tempi per presentare le osservazioni siano contingentati dalla legge e che l’intervento della vostra associazione non sia stato fattivo e puntuale come invece era lecito aspettarsi.
    Mi permetta, inoltre, di correggere la sua affermazione laddove definisce la VAS come successiva alla fase delle osservazioni. La Vas, per definizione normativa, “e’ avviata dall’autorità procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma” (art.11, co.2° D.Lgs. 4/2008) e “costituisce parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge” (art.11, co.5° D.Lgs.4/2008).
    Se ciò non bastasse, la D.G.R. 24/23 del 23.04.2008 ha provveduto a dare puntuale attuazione a quanto previsto nella normativa nazionale. Da una attenta lettura degli art.10 e ss. dell’allegato C, non solo si evince in modo chiaro che l’avvio della procedura di VAS deve essere adeguatamente portato a conoscenza della cittadinanza, ma che un momento imprescindibile e fondante della Valutazione Ambientale Strategica è considerata la fase delle consultazioni, dove ruolo preminente assumono il servizio SAVI, i soggetti competenti in materia ambientale e il pubblico interessato.
    Posto che non è stato a tutt’oggi dato avvio alla su citata procedura da parte del Comune di Siniscola (cosa che è sufficiente a determinare un momentaneo stop al cammino del PUC), fino ad ora il Piano Urbanistico non è nemmeno stato inviato alla valutazione di congruità con il PPR; valutazione, questa, prevista dall’art.31, co.5° della L.R. 7/2002, che con la VAS non ha niente a che vedere.
    In quanto poi alle severe valutazioni di impatto ambientale che vi assumete l’onere di richiedere in ordine alla fattibilità delle strutture ricettive, mi è d’obbligo segnalarle, Ing. Tiana, il decreto emesso dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro già in data 13 ottobre 2009, con il quale viene annullato il provvedimento della RAS-Serv. Governo del Territorio che autorizzava la Santa Lucia Immobiliare s.r.l. alla “realizzazione di una struttura ricettiva alberghiera” all’interno del borgo. A fondamento della decisione del Soprintendente vi è proprio la considerazione che l’autorizzazione comunale non si preoccupa di valutare gli elementi di valore paesaggistico presenti nell’area, nè gli impatti che verrebbero determinati sul paesaggio dalla realizzazione dell’imponente struttura alberghiera.
    Per finire, Ing. Tiana, quelle contraddizioni che Lei sottolinea esistere nel PUC di Siniscola, così rispettoso a parere di Legambiente del territorio e dei vincoli paesaggistici, si traducono in concreto nella edificazione di 36.584 mc di cemento, tutti all’interno del bosco di pino domestico. Ma, se ciò non bastasse, a questi interventi va aggiunta la parziale riconversione alberghiera dei campeggi esistenti, nonché le aree disboscate al fine di consentire la costruzione di strade, parcheggi e servizi connessi alle strutture.
    E allora, lungi dal mostrare risentimento per supposti atteggiamenti denigratori da parte del Comitato, sarebbe vostro onere approntare un’analisi seria e circostanziata in merito alla proposta di Piano adottata dalla maggioranza consiliare di Siniscola, svolgendo nei fatti quello che è il vostro compito istituzionale di tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente.
    Caterina Carzedda

  9. andrea cabras ha detto:

    La Mandragola e la VAS, secondo l’estratto da :

    ”NUOVA LEGGE URBANISTICA NORME PER L’USO DEL TERRITORIO REGIONALE:

    Art. 30 – Valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti di pianificazione territoriale

    Comma 4. “L’amministrazione procedente assicura, altresì, il confronto con i soggetti portatori di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione.”

    Fonte: pagina 21 : http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_49_20051214153755.pdf

    Questanormativa darà ai gestori del camping comunale la possibilità di presentare e far valere in sede di definizione PUC un eventuale loro progetto di riqualificazione a criteri di eco_compatibilità del Camping oggetto della concessione pubblica.

    Ai gestori spetta la precedenza per le scelte di indirizzo sul bene concesso, cioé il camping, mentre l’amministrazione comunale ha l’obbligo di consultare i gestori e di procedere alla pianificazione sul dsito secondo gli accordi intervenuti (all’unanimità).

  10. andrea cabras ha detto:

    Signor Tiana nelle sue parole trovo i medesimi concetti già espressi al convegno del 16:
    – NO al progetto Santa Lucia 3 – borgo pescatori.
    – SI alla riqualificazione di La Mandragola anche come Camping.
    – SI a Santa Lucia due SE seguirà una valutazione di impatto. ambientale positiva (oppure: perequazione delle volumetrie altrove?)
    – Si Progetto del Parco Pineta dal villaggio pescatori fino a S’ena e sa Chita.

    Personalmente condivido molte delle sue posizioni. Unicamente rilevo però una sorta di controsenso nel suo modo di presentare il PUC come se fosse sicuramente e perfettamente attinente lo strumento di pianificazione sovraordinato, ossia il PPR.

    Non sarebbe meglio aspettare il giudizio dell’autorità competente che per ora manca, evitando di far montare eventuali false aspettattive di famiglie ed imprese in merito ai progetti disegnati sul PUC?

    Molti non sanno che il piano urbanistico é un documento unico che non si vota ne entra in vigore a scaglioni: O tutto é fatto a dovere e a norma delle procedure e delle regole in materia amabintale e paesagistica oppure resterà lettera morta tutto ciò che c’é scritto sopra, anche le cose buone e positive oltre che quelle fatte male e negative.

    Basta anche un solo stralcio non a norma fra tutti gli altri perfettamente a norma col PPR perché occorra una variante specifica prima che tutto il documento possa entrare legittimamente in vigore.

    A questo serviva avviare subito la procedura di VAS e questa é la ratio della sua invenzione come obbligo procedurale nelle pianificazioni comunali: evitare che all fine della fiera capitasse la mela marcia che al controllo della “dogana” regionale ti fa buttare via tutta la partita.

    Per questo la Regione offre la sua consulenza per la Valutazione ambientale Strategica durante le fasi di definizione del PUC: per evitare che al momento delle delibera il docuemento che tutti attendiamo, si trovi improvvisamente nel limbo di incertezza in cui sosta oggi.

    Secondo le linee guida la procedura di valutazione strategica e di impatto dovrebbero incrociarsi un passo prima della delibera.

    Motivo: un Piano urbanistico che abbia avviato e reso pubblico l’avvio della procedura di VAS, che abbia prodotto un documento di scooping e adottato tutte le osservazioni di merito del servizio di consulenza dell’ufficio regionale competente, ha altissime possibilità di ricevere un giudizio positivo quindi la positiva certificazione di impatto ambientale VIA che ancora non c’é, perché non é stata richiesta da nessuno e infatti ne manca il protocollo.

    Per questo é sospeso: non esiste una certificazione che ci assicuri che esso é attinente al Piano Paesaggistico Regionale.

    Forse lo é, nessuno mi pare abbia finora negato quest’ipotesi, ma per ora é appunto un’ipotesi e nonostante Io trovi rassicurante il suo giudizio che naturalmente le viene la sua personale e competente esperienza in materia, continuerò ad offrire a me stessoe al pubblico l’opzione di opporre fino alla certezza il beneficio del dubbio ed una sana prudenza: Manca la certificazione dell’ufficio competente, quindi la sua é rassicurazione é al momento un’opinione qualificata ma non definitivamente insindacabile dall’ufficio competente in materia.

    Aggiungo: Fino a che non saranno svolte le procedure di Valutazione: strategica ed ambientale, il nostro PUC non potrà entrare in vigore e ottenere gli effetti ed i vantaggi benefici che tutti i siniscolesi si aspettano.

    Credo sia questo che il gruppo di intervento giuridico intenda dirci esclamando semplicemente STOP! ma spero in un intervento chiarificatore del dott. Deliperi sullo specifico dell’argomento.

    Io non voglio affatto che il nostro PUC stia nel limbo ancora a lungo e non posso non domandarmi come mai questi obblighi di certificazione e comunicazione pubblica, non siano stati assolti prima della delibera del 27 luglio,. Intanto spero anche che nessuno tenti infine di attribuire altrove la responsabilità della mancata e ritardataria certificazione che di fatto sta sospendendo l’entrata in vigore del PUC: essa se esiste é dei responsabili del procedimento di adozione del PUC e va cercata altrove.

    Intanto aspettiamo di conoscere dall’amministrazione comunale quando e come saranno avviate le procedure di comunicazione ed osservazione pubblica alle quali lei si riferisce.

  11. 21 /11/2009

    Caro Comitato Salviamo S.Lucia,
    Prendiamo atto che non abbiate apprezzato la posizione della nostra associazione sul PUC di Siniscola, presentata ai cittadini il 16/11 in un’assemblea pubblica. E’ nell’ordine delle cose avere posizioni differenti e discuterne come è avvenuto nella riunione. Quello che invece non possiamo e vogliamo accettare sono le insinuazioni, apparse sul vostro sito, per giudicare la posizione di Legambiente. Capiamo che il confronto di merito non sia sempre facile, ma sostituirlo con la denigrazione è una strada che non vi fa onore .
    Nonostante siano fortemente offensive le insinuazioni nei nostri confronti, in nome del grandissimo impegno profuso negli anni per S. Lucia, facciamo appello alla nostra pazienza e cortesia per rispondere alle domande che provocatoriamente ci fate, essendo evidente che non vi interessa la risposta:

    – Era nostro dovere esaminare tutto il piano urbanistico di Siniscola con attenzione, d’altra parte siamo soliti studiarci le cose prima di esprimerci, per cui c’è voluto più tempo del previsto per esprimere una posizione documentata e faremo di tutto perché sia presa in considerazione. Sicuramente se avessimo dovuto esaminare solo il comparto di S. Lucia le cose sarebbero state più sbrigative.

    – La VAS è importante ed è previsto che venga effettuata successivamente alla fase di esame delle osservazioni attualmente in corso con la conseguente istruttoria pubblica, con i necessari momenti di confronto aperto al pubblico. A tal proposito sulla home page del vostro blog campeggia la scritta STOP AL PUC DI SINISCOLA dando l’impressione che siccome non è ancora stata attivata la procedura il Puc sia stato bloccato, notizia falsa e fuorviante per i cittadini. Per quel che ci riguarda faremo di tutto perchè durante le procedure della VAS le nostre osservazioni siano tenute in considerazione.

    – Lo abbiamo già detto nel documento da noi elaborato (vedi http://www.legambientesardegna.com) e lo ribadiamo: il Puc di Siniscola nella sua impostazione generale si inscrive nell’adeguamento alle nuove disposizioni del Piano Paesaggistico Regionale, però presenta delle contraddizioni nel comparto di S.Lucia che abbiamo messo in risalto e che ci stiamo impegnando a far correggere;

    – noi rispondiamo delle nostre posizioni.

    – Per quel che riguarda le strutture ricettive abbiamo detto e ripetuto che chiediamo di assoggettare la totalità degli interventi agli esiti di una rigorosa valutazione di impatto ambientale facendo riferimento a struttura, tipologie, infrastrutture, servizi annessi e materiali.

    – Noi non solo non consideriamo “in modo unidirezionale, ogni critica verso la pianificazione urbanistica di Santa Lucia, come fenomeno contro lo sviluppo del territorio, contro gli alberghi e il turismo, rifiutando qualsiasi confronto su modelli di sviluppo ecocompatibili e a basso impatto, o anche sulla semplice ipotesi di delocalizzazione delle cubature dalla pineta verso aree meno sensibili dal punto di vista ambientale.” ma abbiamo dichiarato ad esempio che sarebbe un’opzione interessante e per noi preferibile una riqualificazione dell’attuale Campeggio Mandragola, inoltre proponiamo che venga realizzato un grande parco attorno a S.Lucia e anche che chiediamo alla Amministrazione Comunale, al fine di far emergere il valore positivo generale delle scelte contenute nel PUC, la revisione delle indicazioni contraddittorie sopracitate per S. Lucia. In tal modo è possibile pervenire ad una sistemazione generale, con l’esaltazione del valore tipologico della borgata unita alla riqualificazione e potenziamento del contesto ambientale, che potrebbe, a parere della Legambiente, diventare l’elemento distintivo e caratterizzante di tutta la impostazione del PUC.

    In conclusione ribadiamo che da un esame generale di confronto del Piano con le normative tecniche del PPR emerge una coerenza nelle linee generali, con alcune contraddizioni nel comparto di S.Lucia che abbiamo messo in risalto.
    Siamo impegnati a chiedere la revisione delle questioni contradditorie ma stando ben attenti a non far saltare tutto il piano Urbanistico. Non ci presteremo a strumentalizzazioni che farebbero solo il gioco della speculazione edilizia.

    Per Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana

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