{ martedì, 27 Ottobre 2009 }

Si rende necessario e urgente fare una precisazione

preparazione alla semina della pineta nel 1935preparazione alla semina della pineta di Santa Lucia nel 1935

Oggi per noi è un giorno importante. Attraverso l’intervento di RAI3, lo scempio che si vuole fare di Santa Lucia e della Sua pineta è diventato oggetto di conoscenza per molte persone.
Il Comitato Santa Lucia ringrazia tutti coloro che in queste ore accedono al sito per firmare la petizione e lasciare la loro testimonianza solidale.
Proprio per questo si rende necessario e urgente fare una precisazione.
Il Piano Urbanistico di Siniscola non è un atto di emanazione della Giunta Regionale Sarda, ma un provvedimento che, con il voto favorevole di appena undici consiglieri su venti, è stato adottato dalla maggioranza di CENTRO-SINISTRA che governa il paese di Siniscola. E precisamente con il voto favorevole del Sindaco, esponente del PARTITO DEMOCRATICO; del Presidente del Consiglio Comunale (nonchè Assessore all’Ambiente della Provincia di Nuoro), del PARTITO SOCIALISTA; di sei Consiglieri del PARTITO DEMOCRATICO; di due Consiglieri del PARTITO SOCIALISTA (uno dei quali Assessore all’Urbanistica) e di un Consigliere della DEMOCRAZIA CRISTIANA-NUOVO PSI.

Nonostante la mobilitazione dei cittadini, le oltre tremila firme raccolte, l’intervento di intellettuali e scrittori a favore della pineta di Santa Lucia e delle azioni a sua difesa,a tutt’oggi nessun organo Regionale, o anche solo
Provinciale, dei partiti di maggioranza si è espresso pubblicamente.
Certi comunque che sarà il vostro aiuto a farci vincere questa battaglia di civiltà e a salvare Santa Lucia e la sua pineta, vi chiediamo di continuare a diffondere la notizia, di sensibilizzare quante più persone possibile, di sostenere le azioni che il Comitato Salviamo Santa Lucia porrà in essere nel prossimo futuro.
Certa di interpretare il sentimento di tutto il Comitato non posso che dire a tutti voi: GRAZIE DI CUORE.
Caterina Carzedda

17 Commenti
  1. GONARIO MANCA ha detto:

    Aprite la mente , non limitate la sensibilità del Vostro cuore. Le generazioni a venire ringrazieranno.
    Abbiamo tutti il dovere di conservare i pochi angoli incontaminati rimasti.
    La speculazione è piacere di un attimo, la conservazione della bellezza è gioia per l’eternità.
    A Santa Lucia, fate vincere il cuore, un fiore di Santa Lucia Vi sorriderà per sempre.

  2. Beannah Bea ha detto:

    Sono d’accordo con questa iniziativa è importante preservare e proteggere le nostre risorse naturali! No alla cementificazione!

  3. Angela Delussu ha detto:

    Da molti anni amo trascorrere le mie vacanze a S. Lucia, penso sia un posto unico e vorrei che fosse preservato da una cementificazione selvaggia… Mi unisco a coloro che lottano affinché in futuro si possa ancora godere della sua meravigliosa pineta, un patrimonio di tutti, di chi abita questo paesino e di chi ci passa per caso… un bene da lasciare alle generazioni che verranno!

  4. Battistino Manca ha detto:

    Ho sempre visto Santa Lucia con la sua splendida pineta appena dopo la spiaggia come una deliziosa bomboniera .Mi faceva star bene solo il pensiero di vedermi immerso in quei luoghi. E’ da folli pensare di modificare quell’angolo di paradiso in terra.

  5. caterina carzedda ha detto:

    Caro Gian Mauro, concordo pienamente con quanto hai scritto. A me, che questa battaglia la combatto fin dall’inizio, che nella mia vita ho sempre seguito un percorso politico chiaro e inequivoco, pare assolutamente scontato che il fulcro del discorso risieda sul modello di sviluppo che si vuole adottare. Personalmente- e in questo commento parlo a titolo esclusivamente personale- sposo in modo completo la filosofia del PPR come strumento generale di tutela e salvaguardia del territorio e del patrimonio ambientale.
    Fin dall’inizio il Comitato Salviamo Santa Lucia ha focalizzato la sua attenzione proprio sulla natura politica della scelta operata dalla maggioranza che governa Siniscola: natura politica intesa come ragione significante.
    E non è un caso che rimanga inevasa la domanda politica che i cittadini hanno posto dal primo momento: perchè Santa Lucia e la sua pineta? Perchè compromettere irreversibilmente un contesto naturale altamente sensibile? Perchè prevedere interventi così impattanti invece di puntare su un concetto di sviluppo basato sulla riqualificazione e sulla tutela dell’ambiente?
    E’ evidente che si tratta di una scelta ben precisa della quale, però, non si forniscono spiegazioni. Una scelta che distorce la ratio stessa del Piano Paesaggistico Regionale, che si inserisce perfettamente nella nuova era cementificatoria che sta per abbattersi sulla Sardegna. Però ritengo, Gian Mauro, che ogni scelta abbia un autore. Autore sul quale ricade la responsabilità stessa della scelta operata. E allora, non è certo per vis polemica o per vile spirito vendicativo che si è precisata la matrice politica della scelta effettuata con il PUC di Siniscola, ma solo perchè ci pare giusto che chi ci scrive e ci sostiene abbia a disposizione la conoscenza dei fatti. Puri e semplici. Penso che anche la trasparenza sia indice di democrazia.
    E se è vero che i cittadini e le cittadine che resistono di fronte a questo atto amministrativo assunto senza alcun coinvolgimento reale di coloro che ne dovranno subire le conseguenze, condividono tutti e tutte un concetto di sviluppo ecocompatibile e fondato sul rispetto della terra, è altrettanto vero che hanno ben chiaro quello che è l’obiettivo concreto e immediato della loro azione: salvare Santa Lucia e la sua pineta.
    Caterina

  6. gianlucafusco ha detto:

    siamo con voi

  7. Giorgio Tonus ha detto:

    Concordo con la necessità di preservare luoghi ancora incontaminati dallo scempio della cementificazione.

  8. Roberto Tagliani ha detto:

    sono contrario alla cementificazione e alla speculazione. ma uesta gente l’avrà votata qualcuno, o no? si sono eletti da soli?

  9. Mauro Delussu ha detto:

    Un doveroso ringraziamento a Beppe Grillo per dar voce nel suo blog alla causa Santa Lucia e promuovere la raccolta firme , attraverso un commento di un sardo innamorato della sua terra .

  10. caterina floris ha detto:

    Le lotte ambientaliste sono comunque state di sinistra; dai primi anni ’50 intellettuali, Pasolini esempio avevano capito dove saremo finiti. E così ci siamo giocati territorio e territorio, coste, città e conseguentemente ci siamo adeguati a vivere nel degrado e le generazioni successive questo hanno conosciuto. E il soldo, nulla è più importante del soldo. Ancora adesso accettiamo con tranquillità le centinaia di discariche abusive, accettiamo l’abusivismo, accettiamo l’evasione, accettiamo gli scarichi fognari abusivi e via via. E’ stato simpatico ieri sera Assessore Asunis durante la presentazione del piano casa, quando elencava le modalità per poter ottenere i vari bonus VOLUMETRICI nei 300 mt dai 300 ai 2000 e via dicendo fino ai territori agricoli. Tutti contenti, ognuno speranzoso di potersi chiudere una veranda, magari ottenere 10% di volumetria ed il resto? I grandi alberghi? Secondo il WWF partiranno circa 40.000 cantieri in sardegna. Gli alberghi fino a 35%, ENTRO I 300 MT fino al 10% Però, chiude l’Assessore Asunis, cari bambini bisogna pagare le tasseeeee. In sala si è sentito un mugugno..

  11. carlo burroni ha detto:

    E’ giusto, cercare di preservare i nostri ultimi paradisi dalla cementificazione

  12. Francesco Carzedda ha detto:

    Colpito dal riscontro della nostra presenza sul territorio e in televisione, che quantifico in 400 firme raccolte in un giorno solo su questo blog, mi unisco con più forza e passione all’entusiasmo di tutti.

    Ho inserito un filo di discussione sul Forum chiedendo di aiutarmi a valutare questi risultati.

    Mi permetto di ricordare che l’utilizzo del Forum è semplice, per ogni difficoltà si può fare riferimento al Tutorial raggiungibile dal collegamento sula testata di tute le pagine del blog.

    Grazie a tutti

    Francesco Carzedda

  13. lorella ha detto:

    Bimbi, mi sembra si vada molto, molto bene. Proseguiamo. La precisazione di Caterina è opportuna e necesaria e concordo totalmente con quanto scritto da Gian Mauro Corda.
    Si potrà vedere il video del sevizio di RAI3 sul sito????

  14. Gian Mauro Corda ha detto:

    Non sono un tecnico e, dico la verità, non conosco nel dettaglio le previsioni delle schede PPR sulla zona di S. Lucia. Prendo per buono quindi quanto riportato da Andrea Cabras : la pianificazione regionale prevedeva per S. Lucia e Capo Comino innanzi tutto la riqualificazione del borgo urbano costiero ed eventualmente anche la realizzazione di nuove strutture ricettive qualora – come giustamente, mi pare, osserva Andrea – ciò fosse reso possibile dalle condizioni delle terre e del paesaggio. Ora, a me pare che qui non sia da discutere la strumento, ovvero il PPR, se non incidentalmente, ma il merito della questione, ovvero se la scelta operata dall’amministrazione comunale di Siniscola, se e quanto legittimamente si vedrà, sia aderente alla contestuale volontà dei cittadini. Il punto è questo : a me, sinceramente, importa poco o nulla se la scelta che si contesta sia stata operata da un’amministrazione di destra o di sinistra. Io la ritengo una scelta sbagliata nella misura in cui contrasta con quella che, sempre secondo me, dovrebbe essere la corretta visione dello sviluppo del nostro territorio : rispetto dell’ambiente, salvaguardia delle prerogative delle nostre coste, sostegno ad un modello di sviluppo ecocompatibile e rispettoso delle nostre caratteristiche e della nostra storia. Da qui non mi sposterei e non credo che sia produttivo per la causa (diciamo così) centrare il focus del problema su altri aspetti. Le scelte delle amministrazioni sono comunque criticabili ed eventualmente impugnabili, li strumenti li abbiamo, esercitiamo i nostri diritti. Si chiama democrazia. Un saluto.

  15. andrea cabras ha detto:

    PREMESSA: Nella SCHEDA D’AMBITO N° 20 – MONTE ALBO – INDIRIZZI (Piano Paesaggistico Regionale) l’Ufficio del Piano consegna all’Amministrazione Comunale Locale il compito di: “Riqualificare il borgo urbano costiero di Santa Lucia e l’insediamento turistico di S’Ena ‘e sa Chitta, anche mediante il cambio di destinazione d’uso verso nuove strutture ricettive.” (Pag 8, punto 4). A rigor di logica la locuzione riportata nelle linee guida regionali, non significa che la scheda d’ambito ci ordini e neppure ci consigli di ELIMINARE le strutture ricettive che esistono ma solo che si è autorizzati a pensarne di NUOVE ove ciò sia reso possibile dalle condizioni oggettive delle terre e paesaggio che le ospiterà. Ricordando che la struttura alberghiera più grande dovrebbe sorgere a ridosso dell’arenile di S.Lucia sembra opportuno concludere la premessa affermando che in genere se un terreno si erode e frana col maltempo non basta scrivere il contrario su un foglio perché non sia più eroso e non frani più.

    DOMANDA 1: Perché il Consiglio Comunale di Siniscola decide di modificare il vincolo di destinazione d’uso del terreno comunale ex- rischioidrogelogico, Spiazzando ed impedendo l’investimento imprenditoriale alberghiero nei molti terreni privati posti in Santa Lucia oltre la fascia dei 300 metri dal mare e non soggetti a rischio idrogelogico che potrebbero acquisire valore grazie a previsioni PUC più favorevoli?

  16. Luigi Corona ha detto:

    Firmo con entusiasmo, con la speranza di contribuire a fermare l’ennesimo scempio. Per chi avesse dubbi su cosa è in grado di fare la nostra pseudo sinistra vada a visitare, ad Arbus, Torre dei Corsari e le oramai famose costruzioni sulle dune …

  17. Renato Bastianello ha detto:

    Concordo con la necessità di preservare luoghi ancora incontaminati dallo scempio della cementificazione.

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