Un commento di Gavino Murgia
Proviamo a pensare cosa potrebbe diventare Santa Lucia se veramente questi signori realizzassero il progetto di cui si parla.
Migliaia e migliaia di turisti in più in una zona che contiene a fatica la metà di quelli che già arrivano, nuovi turisti dei quali non si ha alcun bisogno ( da aggiungere ai milioni di affezionati che ogni anno vengono a trovarci in Sardegna ). Li vedremo accalcati nelle piccole vie del borgo e nella spiaggia, costretti, strategicamente, a spendere i soldi della vacanza solamente all’interno delle strutture in questione con sede amministrativa a Milano. Migliaia di turisti che consumano spiagge in fortissima erosione, che non costituiranno alcuna ricaduta economica sugli imprenditori locali e su un comune che, evidentemente non si rende neppure conto, dovrà potenziare i servizi di nettezza urbana e depurazione con l’ovvio aggravio economico sui residenti stanziali.
Per non parlare delle enormi spese di pulizia di fine settembre per le quali le migliaia di turisti non contribuiranno in nessun modo….quando la stagione sarà finita nell’albergone da 1500 posti dormiranno solo tre guardie giurate, come per beffa , di Siniscola pagate per fare la guardia al mostro che pian piano li divorerà.
Un mostro edilizio del quale vergognarsi per sempre. Vergogna per chi lo ha realizzato e per chi lo ha permesso, violando un luogo naturale bellissimo ed unico, che vive in perfetta simbiosi con i suoi abitanti ( anch’esso non privo di piccoli scempi come alcune delle case del borgo da sempre incomplete e costruite senza alcun criterio architettonico e che, personalmente, avrei abbattuto). Vergogna è pure la nostra per averlo permesso, perché non potremo difenderci in nessun modo dalle domande che inevitabilmente ci porranno i nostri figli.
Come si può permettere questo? A cosa sono serviti gli scempi di SanTeodoro, Budoni, Tanaunella e buona parte della bassa Gallura che oggi piange la scomparsa degli arenili?
Non posso credere che gli amministratori del luogo possano svendere la terra che li ha visti nascere, che i padri hanno lasciato a loro in eredità, per concedere la realizzazione di un abuso che, ancorché edilizio, è morale nella sua essenza nonostante tutte le concessioni possibili ed in-immaginabili.
Non voglio credere che possano arrivare ad una simile svendita, perciò confido nel buon senso degli amministratori di turno che altrimenti in paese in Sardegna e nel mondo saranno aditati come gli ennesimi distruttori culibarattos !!!
Gavino Murgia
articolo amaro, splendido e concreto. Purtroppo carente di proposte che ascoltino la costante necessità di certezza e “modi” di vivere (economicamente…).
Detto questo Gav, se entri in politica giuro che torno ad abitare in Sardegna per votarti. ciao un abbraccio, scrivi ancora, persone come te ne servirebbero a palate!