{ giovedì, 1 Aprile 2010 }

L’approvazione creativa del PUC di Siniscola

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Venerdì 26 marzo il Consiglio Comunale di Siniscola è stato convocato in forma straordinaria e urgente e in seduta unica per discutere e deliberare il seguente ordine del giorno:

1. ESAME OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO COMUNALE. ADOZIONE DEFINITIVA

2. APPROVAZIONE RAPPORTO AMBIENTALE VAS

3. APPROVAZIONE SINTESI NON TECNICA DEL RAPPORTO AMBIENTALE VAS

Nell’aula delle adunanze, affollata da numerosi cittadini, non si è presentato nessuno. La maggioranza, dilaniata dal dissenso interno e non in grado di garantire i numeri per l’approvazione, ha disertato in blocco l’assise senza che nemmeno il Presidente del Consiglio ritenesse necessario comunicare ai presenti che la riunione consiliare non avrebbe avuto luogo.

Lo stesso ordine del giorno, sempre in forma straordinaria e urgente, è stato riproposto per lunedì 29 marzo.

Con la scorrettezza democratica che da tempo contraddistingue l’azione degli amministratori di Siniscola, in dispregio di leggi e giurisprudenza, la seduta del 29 marzo è stata qualificata, del tutto illegittimamente, quale seconda convocazione rispetto a quella che si sarebbe dovuta tenere venerdì 26, senza che alcun accenno a tale data venisse fatto nella prima convocazione.

Questa volta, la maggioranza presente a ranghi compatti nei banchi del Consiglio, schierata e ricomposta intorno agli interessi in gioco, si è limitata a introdurre con toni piuttosto dimessi il Piano proposto per l’approvazione.

L’ing. Gianni Mura, estensore del Piano Urbanistico, la cui presenza avrebbe dovuto limitarsi a fornire  supporto tecnico alla seduta, si è dilungato in una appassionata perorazione politica del PUC, ha risposto alle valutazioni di merito delle opposizioni, ha apostrofato anche in modo offensivo gli interventi e gli intervenuti contrari alle scelte urbanistiche operate con lo strumento da lui pianificato.

E’ stato sempre l’ing. Gianni Mura a proporre al Consiglio Comunale di Siniscola una procedura di approvazione non conforme con la disciplina vigente; una procedura che relegando la VAS, Valutazione Ambientale Strategica, in un ruolo marginale, non tiene conto di quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006, del D.Lgs. 4/2008 e dalla delibera della Giunta Regionale Sarda 24/23 del 2008.

In una lunghissima seduta, conclusasi solo alle tre del mattino, una maggioranza visibilmente incompetente, ha proceduto all’esame delle 235 osservazioni presentate dai cittadini. I consiglieri, palesemente all’oscuro di quanto si proponeva alla loro approvazione, si sono esibiti in una meccanica partecipazione, sollevando il braccio nell’espressione del voto conformemente a quanto indicato dal Presidente del Consiglio Comunale. Non un intervento, non un’osservazione, pedissequa omologazione priva di pensiero critico.

Le osservazioni presentate da ventuno cittadini a nome del Comitato Salviamo Santa Lucia hanno ricevuto parziale accoglienza visto che la struttura alberghiera prevista nel comparto G18, ubicata in continuità con il Villaggio Pescatori, è stata cancellata dal Piano. Non di scelta politica si è trattato, ma di decisione necessitata, dal momento che i 16.000 mc. previsti per l’intervento, dopo le regalie e prebende distribuite a piene mane lunedì, avrebbero costituito un esubero volumetrico.

La riunione si è conclusa con l’adozione definitiva del PUC, seguita dalla approvazione del Rapporto Ambientale (del quale non è stato fornito neanche parziale sunto, apparendo chiara la totale ignoranza in merito al documento da parte di tutti i Consiglieri) e della sintesi non tecnica del rapporto ambientale.

Il Comitato Salviamo Santa Lucia, nel ribadire la totale contrarietà alla localizzazione di qualsivoglia intervento urbanistico  nelle zone occupate dalla pineta circostante il borgo di Santa Lucia, ritenendo il Piano Urbanistico Comunale come un puro contenitore di interessi particolari, non coerente con il quadro normativo vigente e adottato illegittimamente, si impegna ad opporsi alle scelte di pianificazione con questo operate attraverso ogni mezzo e modo previsto e disciplinato dalla legge.

9 Commenti
  1. Antonio Satta ha detto:

    Concordo quanto scritto da Antonello: bisogna contarsi, organizzarsi e continuare a dar battaglia…
    Bisogna evitare di fare da contrappunto all’obbligo di assistere – nell’impotenza – ad un qualcosa di illimitato, di cui giocoforza si è tutti sia protagonisti che vittime.
    Bisogna fare in modo, che l’indignazione non duri meno di un calcio di rigore non concesso e fare in modo di tenere alta l’attenzione….. poichè all’interno del PUC esiste una trama articolata di scelte che ingigantiscono maggiormente la iattura degli alberghi e del cemento e che rischiano di attraversare il paese in quel rutilante scorrere di nulla in cui ogni cittadino trova le sue ragioni e subito le dimentica.
    Hanno approvato il loro PUC!…
    Un motivo in più per non confondere il fischio d’inizio della partita con quello dell’ultimo minuto e tornare a casa…..

    saluti

  2. caterina carzedda ha detto:

    Anche quest’anno è possibile destinare una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche ad associazioni non lucrative – onlus.
    La donazione può essere fatta con il modello 730 o con il modello unico. Può però donare anche chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e riceve solo il CUD.
    A questo proposito voglio segnalare come associazione alla quale indirizzare la propria donazione Il Gruppo di Intervento Giuridico, che fin dall’inizio ha fornito supporto alla battaglia del Comitato Salviamo Santa Lucia.
    Il codice fiscale del Gruppo di Intervento Giuridico è 92064390922.
    Io destinerò a loro il mio cinque per mille.
    Caterina Carzedda

  3. Antonello MANCA ha detto:

    Il giorno lunedì 29 marzo, dopo l’ aborto della seduta del 26 Marzo dovuta all’ assenza (voluta ?) di una parte della maggioranza, il PUC di Siniscola è stato approvato in Consiglio, con una maggioranza a dir poco risicata.
    Non entro nel merito tecnico di quanto approvato non essendo un urbanista, e non entro neppure nel merito di quello che il PUC prevede al di fuori della Borgata di Santa Lucia, mentre mi permetto invece alcune riflessioni di ordine politico. L’ unico punto che mi preme rimarcare è il disgusto verso una maggioranza vestita con abito ambientalista, ma realmente fortemente legata al Dio mattone e cemento, tanto da sacrificare senza alcun indugio un bene primario quale il bosco di pino domestico.
    Fermo restando appunto che questo PUC è unicamente l’ espressione di questa maggioranza (se così la si può correttamente chiamare), vorrei richiamare l’ attenzione dei cittadini Siniscolesi che hanno condiviso i principi e le idee del Comitato Salviamo Santa Lucia dal cemento, sul fatto che il Piano appena approvato non è per nulla irreversibile.
    Infatti un futuro Consiglio avrebbe la facoltà, se ritiene, addirittura di congelare questo strumento e richiederne delle modifiche più o meno sostanziali, anche se questo strumento fosse già in mano all’ Amministrazione Regionale.
    E allora forse varrebbe la pena di contarsi in termini di “popolazione votante” per verificare se il peso di chi condivide la nostra scelta sia tale da poter essere un elemento decisivo all’ interno delle cabine elettorali e non soltanto un ago della bilancia.
    Solo così possono essere affrontate e risolte le problematiche che ci interessano, semplicemente mandando a casa chi politicamente ha venduto Santa Lucia e i suoi abitanti, dimostrando, nel suo modo di essere e amministrare, l’ esistenza di cittadini di serie A e B.
    Il fatto che poi uno degli alberghi venga eliminato mi sembra più un tentativo di lavaggio della coscienza (ormai sudicia) piuttosto che la reale convinzione che gli alberghi possano coesistere con la borgata e i suoi cittadini, ma sicuramente all’ esterno della cinta boscata.
    Antonello MANCA – Geologo

  4. Francesco Carzedda ha detto:

    Risposta ad Antonio: grazie del contributo, spero la mia affermazione risulti costruttiva.
    Come cittadino soffro dell’efficiente “divide et impera” che ci vede di volta in volta oppositori delle decisioni del Consiglio per appartenenza politica o nemici del progresso, rendendo così difficile il confronto e l’affermazione della coscienza in un contesto sereno.
    Personamente mi riconosco disagiato come disoccupato ma anche potenziale promotore di uno sviluppo economico sostenibile, indifferentemente con il contributo di un’idea o una disponibilità manuale o un piccolo investimento.
    Utilizziamo pure le rispettabili idee di classe e capitale opportunamente attualizzate per fronteggiare e leggere le dinamiche che ci stanno a cuore, ma ciò che trovo di più apprezzabile nell’operato del Comitato è il realismo e l’attenta analisi di quanto esiste, delle prospettive, delle ipotesi più o meno condivisibile di conservazione e riqualificazione del territorio in senso lato.

    Francesco

  5. Antonio Satta ha detto:

    Che dire, il consiglio comunale sul PUC è stata una bella fiera del nulla, un gioco di ruoli in cui maggioranza ed opposizione se la son cantata e suonata. Ho trovato assurdo che da parte della rappresentanza politica di parte opposta l’unica critica a questo cosiddetto Piano sia stata sul “metodo”… e neanche un accenno sul “merito”. Niente sugli alberghi, niente sulle omissioni intorno allo ruolo (strategico) del centro storico, niente sulla “legalizzazione” o come lo chiamano Loro “risanamento” dell’abusivismo di larghe zone del territorio comunale…. Alla faccia di quei cittadini pur avendo un pezzo di terra non si son costruiti neanche un ricovero attrezzi per rispettare le regole imposte (tra l’altro) da altri e dall’alto. Anzi, ci si è pure fatto vanto di questo recupero alla legalità di situazioni altrimenti insanabili (!!!)….. Adesso ci manca che i proprietari dei terreni circostanti si vedano privati, oltre che delle potenziali volumetrie oramai già consumate, anche di parte del loro terreno da destinare alla futura e prossima urbanizzazione. Mah!
    … E gli alberghi?…. Ne hanno eliminato uno, però costruiranno strade, stradine e parcheggi che attraverseranno la pineta. Insomma, le infrastrutture per la prossima edificazione. Tanto fra qualche anno si dirà… eeh, vistu chi b’est cussu, custu, cudd’ateru… pezzi bi mancat s’albergo!

    Per quanto riguarda il discorso sulla fine delle ideologie e del superamento delle categorie di destra e sinistra… beh…. Voglio esprimermi anche su quello… Gli unici a trarre profitto da questo modo di guardare al mondo sono proprio quelli che quotidianamente hanno il potere di renderlo – un pezzo alla volta – più ingiusto e schifoso …

    ….. E poi ti dicono “Tutti sono uguali,tutti rubano alla stessa maniera”. Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera (F. De Gregori, “La storia siamo noi”, 1985)…….

    Non è un caso che una parte essenziale di questo ragionamento (o meglio offensiva) sia lo sforzo ideologico per dimostrare che la Classe non esiste più, che è in via di estinzione, che non ha senso parlare di lotta di classe, sebbene esistano ancora gli sfruttati malpagati e frustrati.

    Rotta la coscienza della soggettività collettiva va da sè la diffusione della competizione tra gli individui: l’imperativo è riqualificarsi per meglio attenersi alle regole del mercato del lavoro. Come dire, pur non potendo essere tutti imprenditori di successo nei fatti, lo si deve essere nell’incarnazione di quello spirito imprenditoriale che fa di tutti gli uomini dei potenziali aspiranti capitalisti….. Se guardiamo al nostro orticello, il caso di S. Lucia è anch’esso figlio di questa cultura tesa a seppellire ogni forma di identificazione collettiva ….

    ….. Portami lontano oppure al mareee, ma portami via da quiiiii (Giuni Russo, “Mediterranea”, 1984)…..

    saluti

  6. Francesco Carzedda ha detto:

    Il mio auspicio di un sereno dialogo tra Amministrazione e cittadinanza non ha trovato nessuna realizzazione, anzi – per colmo di scherno – la cittadinanza è stata invitata alla presenza ad un momento di democrazia partecipativa e non ha trovato in aula consiliare nessuna accoglienza, ma l’aula disertata senza preavviso.
    L’opposizione avrà pure avrà dato notizia – in prima convocazione – della sua assenza con un preavviso di un quarto d’ora lamentando irregolarità procedurali, ma non ho capito come mai si è presentata ad una seconda convocazione non prevista e a cui la popolazione non ha ricevuto invito esplicito, e di cui ha continuato a lamentare l’irregolarità ma rimanendo sui banchi.
    Erano stati promessi confronto e interazione, mi aspettavo un seguito tiepido ma non tanto sgarbo: mi ci dovrò abituare?
    Un autorevole giornalista parlava dello scadere del valore delle categorie di destra e sinistra politica rapportandole alle vecchie zie, le sorelle Materassi dalla penna di Aldo Palazzeschi: questa vicenda ne è un vivido riscontro reale.
    Mi era sfuggito l’aumento di volumetrie nel contesto del Villaggio Pescatori, non mi è però sfuggita la notizia diffusa secondo la quale le abitazioni esistenti sono state progettate strutturalmente per mantenere la caratteristica di un unico piano, con la conseguenza che per aumentare la cubatura i proprietari dovrebbero procedere ad abbattimento e nuova edificazione, o quanto meno a spese tali da vanificare il beneficio dell’opportunità di ampliamento. Spero che tutto questo sia stato ben valutato nella erdazione dello strumento Puc, che sento ripetere scientificamente a punto per garantire sviluppo e benessere.

  7. Annarita Punzo ha detto:

    L’agenzia di informazione giornalistica il Minuto, dedica un articolo al “nuovo” Puc di Siniscola che “cancella” l’albergo destinato “soppiantare”parte della pineta adiacente al villaggio pescatori ma, DI FATTO, NON SALVA LA PINETA!
    http://www.ilminuto.info/notizia.php?id_notizia=2159

  8. gianfranco meloni ha detto:

    E’ evidente che il potere decisionale all’interno della giunta
    comunale di Siniscola è in mano al trio Mura, Celentano, Tiana con un PUC fatto di accomodamenti e regalie nel centellinamento della suddivisione di poteri e probende.

    Tutti quelli che avrebbero avuto la voce e la capacita’ oratoria per poter intervenire in difesa del borgo di Santa lucia sono rimasti zitti lasciando solo, il comitato di difesa. Non si è sentito l’intervento di un ingegnere o di un architetto locale.

    Tutto questo è andato principalmente a vantaggio di coloro che hanno avuto la grande capacita’ di stare zitti di fronte
    a decisioni che, se approvate definitivamente daranno il colpo
    di grazia alla democrazia del diritto.
    ,

    In questo frangente cosi’ deleterio per la salvaguardia
    di quel poco di caratteristico e a misura d’uomo che ancora
    rimane, non ha prevalso l’amore per il proprio territoro ma
    la convizione di onnipotenza,
    alla faccia di tutti quelli che avevano
    chiesto a piu’ riprese di poter dialogare e confrontarsi.
    Ha prevalso la politica del bastone e della carota…..togliendo
    e concedendo con metodologie scientifiche.

    E’ stato veramente triste restare li, in silenzio, senza diritto di parola e vedere gli assessori che come degli automi sollevavano la mano
    in segno di approvazione……mi pare che a quelle votazioni abbiano partecipato anche due consiglieri di opposizione.

    Mi domando come è possibile che nell’anno di disgrazia 2010,
    dei sani assessori comunali di un paese che ha avuto la possibilita’ di
    attingere informazioni di prima mano, osservando quel che succede
    nei villaggi turistici del circondario, possano scambiare in
    un modo cosi’ goffo le cosi’ dette lucciole per lanterne.

    Come è possibile che si vada in giro a rilasciare messaggi fuorvianti nei confronti di ragazzini 13enni, dicendogli che quelli del comitato di Santa Lucia sono contrari allo sviluppo e al loro futuro privandoli
    di una futura occupazione come lavapiatti stagionali.

    Da parte dei rappresentanti dell’opposizione ci sono state forti lamentazioni sul modo di operare della maggioranza ed è stata contestata la validita’ della riunione di consiglio fatta in seconda convocazione pur non avendolo annunciato prima…..ma non mi sembra di aver sentito interventi in difesa del borgo.

    La verita’ è che si continua ancora a parlare di destra o sinistra
    quando in realta’ è tutto un bleff che serve esclusivamente
    a nascondere i veri interessi che niente anno a che vedere
    con scelte improntate alla salvaguardia e al rispetto.

    Insomma , un PUC come questo potrebbe essere benissimo
    il frutto marcio di una amministrazione di destra,
    non si riesce a notare alcuna differenza tra le parti.

    L’unica possibilita’ per noi cittadini è quella di uscire
    da questi schemi e riunirsi attorno a progetti che siano
    condivisibili da quanti antepongono l’interesse generale a quello lobbistico.
    Progetti che richiamino alla partecipazione il fior fiore della popolazione
    e che siano in sintonia con le nostre reali esigenze di gestione del territorio.

  9. Antonella Tocco ha detto:

    La maggioranza che governa il paese di Siniscola e l’estensore del Puc, hanno condiviso un progetto che invece che tutelare e valorizzare il borgo di Santa Lucia, ne cancella irreparabilmente l’unicità, l’identità e la bellezza. Tutto nell’assoluta indifferenza delle istanze della gente che questo luogo lo ama e lo rispetta.
    Si conferma ancora una volta la presunzione dell’Amministrazione comunale siniscolese, ormai lontana dai suoi concittadini, che impone dall’ “alto” del ruolo che ricopre, scelte sbagliate, fortemente contestate.
    Per completezza di informazione, desidero aggiungere due elementi che mi pare non siano sufficientemente chiari a tutti.
    Primo elemento, ed unica modifica al PUC, riguarda la cancellazione della struttura adiacente al Villaggio Pescatori che, però, sarà sostituita da servizi generali(?).
    Per il resto non cambia niente, la pineta che circonda il borgo verrà abbattuta per far spazio a una nuova strada (prolungamento di quella esistente che scende verso la “Spiaggia Lontana”) che arriva fino al “Viale Spartifuoco”, e a delle aree destinate a parcheggi, alcuni dei quali sorgeranno a ridosso della battigia estendosi anch’ essi fino al “Viale Spartifuoco”.
    Secondo elemento. La norma speciale riguardante il Villaggio Pescatori prevede l’aumento di volumetrie per le case dei pescatori ovvero la costruzione di un piano superiore.
    Anche la norma speciale riguardante il Villaggio Pescatori mi trova assolutamente contraria, ma non voglio dilungarmi nel motivare la mia personale posizione, ritengo invece più importante ricordare alcune affermazioni che l’ingegner Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna, scriveva nelle considerazioni sul PUC di Siniscola (comunicato stampa 3 novembre 2009), riferendosi al Villaggio Pescatori:
    – la costruzione della struttura alberghiera adiacente al Villaggio altererebbe “la fisionomia tipica della borgata che ne rappresenta la principale attrattiva”;
    -“…la pineta nell’estremità del villaggio è uno dei tratti più suggestivi da salvaguardare”, e si auspicava , per quanto riguarda la viabilità, quanto segue:
    “sarebbe utile prevedere dei parcheggi di testata nel bivio d’ingresso dalla SS 125. E’ condivisibile la prospettiva contenuta nel PUC di pedonalizzare il fronte mare. Sarebbe opportuno eliminare il transito dei veicoli lungo la costa verso la “spiaggia dei confetti”.
    Alla luce di quanto dichiarato dall’ingegnere Tiana in seguito alla prima adozione del PUC e nella “Lettera appello per la salvaguardia del paesaggio costiero della Sardegna”, non capisco i toni propagandistici e trionfalistici del Presidente che esalta le modifiche al PUC che di fatto non cambiano pressochè niente.
    Il presidente di un’associazione ambientalista dovrebbe , piuttosto che legittimare in modo frettoloso e azzardato l’operato dell’Amministrazione comunale di Siniscola, agire per un’autentica ed efficace salvaguardia del territorio e dell’ambiente.

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